Ascoli Piceno
(Asculum Picenum in latino; Asculë in dialetto ascolano) è un comune italiano di 51.168 abitanti, capoluogo della omonima provincia nelle Marche, il quarto in regione per popolazione dopo Ancona, Pesaro e Fano.
L'area metropolitana della città conta 105.664 abitanti (dati Istat luglio 2010), includendo il comune stesso e tutti quei comuni con un flusso di pendolarismo superiore al 10% (Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Spinetoli, Venarotta e Valle Castellana). L'area metropolitana è individuata con la metodologia del Functional Urban Regions (FURs).
L'agglomerato urbano di si estende al di là dei confini comunali costituendo così un continuum con i centri abitati di Folignano, Maltignano, Castel di Lama, Castorano, Colli del Tronto e Pagliare.
Il suo centro storico costruito quasi interamente in travertino è tra i più ammirati della regione e del centro Italia, in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica. Conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri. Nel centro storico si trova la rinascimentale piazza del Popolo, considerata tra le più belle piazze d'Italia.
Ascoli Piceno è sede vescovile. L'area industriale si sviluppa principalmente nella media e bassa vallata del fiume Tronto.
Geografia fisica
La città si trova nella parte meridionale della regione Marche e dista 28 km dal mare Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 m s.l.m., nella zona di confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, circondato per tre lati da montagne, tra cui vi sono la montagna dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest.
Ascoli Piceno ha un'exclave (Piana della Forcella) compresa tra il comune di Acquasanta Terme, quello di Roccafluvione e un'exclave di quest'ultimo (Forcella).
(Asculum Picenum in latino; Asculë in dialetto ascolano) è un comune italiano di 51.168 abitanti, capoluogo della omonima provincia nelle Marche, il quarto in regione per popolazione dopo Ancona, Pesaro e Fano.
L'area metropolitana della città conta 105.664 abitanti (dati Istat luglio 2010), includendo il comune stesso e tutti quei comuni con un flusso di pendolarismo superiore al 10% (Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Spinetoli, Venarotta e Valle Castellana). L'area metropolitana è individuata con la metodologia del Functional Urban Regions (FURs).
L'agglomerato urbano di si estende al di là dei confini comunali costituendo così un continuum con i centri abitati di Folignano, Maltignano, Castel di Lama, Castorano, Colli del Tronto e Pagliare.
Il suo centro storico costruito quasi interamente in travertino è tra i più ammirati della regione e del centro Italia, in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica. Conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri. Nel centro storico si trova la rinascimentale piazza del Popolo, considerata tra le più belle piazze d'Italia.
Ascoli Piceno è sede vescovile. L'area industriale si sviluppa principalmente nella media e bassa vallata del fiume Tronto.
Geografia fisica
La città si trova nella parte meridionale della regione Marche e dista 28 km dal mare Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 m s.l.m., nella zona di confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, circondato per tre lati da montagne, tra cui vi sono la montagna dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest.
Ascoli Piceno ha un'exclave (Piana della Forcella) compresa tra il comune di Acquasanta Terme, quello di Roccafluvione e un'exclave di quest'ultimo (Forcella).
Dove ebbe inizio la Ceramica Ascolana (circa 1518)
Fiumi e torrenti Mappa del territorio ascolano
Monti Collina del Sacro Cuore - Modesta altura che si distingue nel panorama della zona nord della città. La collina spicca e domina sul quartiere di Campo Parignano ed ha assunto questa denominazione a seguito della presenza del monumento dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Sull'area del poggio, dislocate lungo la via Monte Ascensione, strada che conduce alla sommità del rilievo, vi sono anche quattordici opere scultoree in travertino, realizzate dall'artista Antonio Mancini, dedicate alla passione di Cristo e raffiguranti i temi delle stazioni della Via Crucis. Clima Il clima della città di Ascoli è di tipo subappenninico, trovandosi a ridosso di importanti catene montuose. Gli inverni sono umidi e freschi, e quando le correnti balcaniche giungono fin sul medio Adriatico, in città si assiste a precipitazioni nevose ed un forte abbassamento della temperatura. Sono frequenti gelate notturne e anche il fenomeno della nebbia non è raro, soprattutto lungo la Vallata del Tronto. Le estati risultano calde e con precipitazioni poco frequenti per lo più dovute ad improvvisi e a volte violenti temporali pomeridiani. Nella conca ascolana nei giorni più caldi si possono raggiungere temperature di 37°- 38°. La temperatura media del mese di gennaio si attesta sui 5°- 6° mentre quella di luglio sui 24°- 25°. |
Qui sotto dei bei filmati anni 60-70 di Ascoli e dintorni
A Pontecchio si commemora Marconi e ad Ascoli si inaugura un acquedotto
Ascoli anni 50
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San Benedetto del Tronto 1972 ...dai andiamo al mare...chiamo Sara..poi partiamo..
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Cecco D'Ascoli .. a 3 minuti e 44 secondi si vede la Salaria e Porto D'Ascoli mare come era negli anni 70 quando papa' ci portava al mare!
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.. a San Benedetto del Tronto (video sopra) pescavo le vongole i cannelli e telline
... "buone..." diceva Carletto un amico di papà e mentre pescavo vedevo i cavalletti marini che oggi non vedo più - avevo circa 14 anni ..
... "buone..." diceva Carletto un amico di papà e mentre pescavo vedevo i cavalletti marini che oggi non vedo più - avevo circa 14 anni ..
...e a Maltignano si trebbiava anni 60 70 e ci andavo ad aiutare
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Breve storia sul perché e quando gli scogli furono messi lungo la costa.
Il tratto in questione ha potuto beneficiare della presenza sopraflutto della foce del fiume Tronto e dall'ultimo secolo, relativamente alla sola parte settentrionale, dell’aggetto sottoflutto delle strutture del porto sanbenedettese. Arretramenti si riscontrarono a partire dall’inizio del ‘900, per il vistoso smantellamento del delta di foce del fiume. Essi si acuirono particolarmente dopo la realizzazione nel 1933, sulla sponda destra alla foce del Tronto, del pennello fortemente aggettante prolungato nel 1965.
Le prime opere difensive furono scogliere foranee emerse posate nel 1962-63 di fronte all’abitato di Porto d’Ascoli.
Ciò determinò progressivamente lo spostamento dell’erosione sottoflutto con la realizzazione di ulteriori scogliere sempre più a Nord, assieme a sporadici tratti di difese radenti. Con la batteria di scogliere emerse si arrivò fino ad un chilometro dal porto nel 1979-80. Nel 1982 il tratto rimasto fino alla foce del torrente Albula fu difeso da una lunga batteria di barriere foranee sommerse. Le prime due scogliere di Porto d’Ascoli, più vecchie e ravvicinate alla riva, sono state sostituite da altri due setti più lunghi verso Sud, posti più al largo ed in miglior allineamento con la restante batteria. A Sud di Porto d’Ascoli si trovano anche un tratto di scogliera radente del 1995, i resti di un piccolo canale di bonifica degli anni ’50-’60 ed un pennello del 1979-81 vicino alla foce del Tronto.
Il tratto in questione ha potuto beneficiare della presenza sopraflutto della foce del fiume Tronto e dall'ultimo secolo, relativamente alla sola parte settentrionale, dell’aggetto sottoflutto delle strutture del porto sanbenedettese. Arretramenti si riscontrarono a partire dall’inizio del ‘900, per il vistoso smantellamento del delta di foce del fiume. Essi si acuirono particolarmente dopo la realizzazione nel 1933, sulla sponda destra alla foce del Tronto, del pennello fortemente aggettante prolungato nel 1965.
Le prime opere difensive furono scogliere foranee emerse posate nel 1962-63 di fronte all’abitato di Porto d’Ascoli.
Ciò determinò progressivamente lo spostamento dell’erosione sottoflutto con la realizzazione di ulteriori scogliere sempre più a Nord, assieme a sporadici tratti di difese radenti. Con la batteria di scogliere emerse si arrivò fino ad un chilometro dal porto nel 1979-80. Nel 1982 il tratto rimasto fino alla foce del torrente Albula fu difeso da una lunga batteria di barriere foranee sommerse. Le prime due scogliere di Porto d’Ascoli, più vecchie e ravvicinate alla riva, sono state sostituite da altri due setti più lunghi verso Sud, posti più al largo ed in miglior allineamento con la restante batteria. A Sud di Porto d’Ascoli si trovano anche un tratto di scogliera radente del 1995, i resti di un piccolo canale di bonifica degli anni ’50-’60 ed un pennello del 1979-81 vicino alla foce del Tronto.
Villa Rosa di Martinsicuro dove andavo al mare anni 60 - 70
usa le frecce per ruotare
via fabriano 25 dove sono cresciuto... ☟dove s'incrociano le frecce
Vista aerea di Ascoli Piceno
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