Eravamo giovani..in piazza ci si vedeva..in questo video degli anni 70 si riconoscono vecchi amici tra cui Daniele Marini detto anche "lu struzze.. per i suoi capelli ricci" che seduto sulla bici parla con un gruppo. Amico mio dai giorni del bar Leonida in via Fabriano 25, come lo era ed è Pietro al centro della foto. Che tempi ragazzi !
via Fabriano - casa mia anni 60 70 Bar Leonida com'era anni 60 70 dove venivano tutti i giovani inclusi Viccei Nardi Rasicci e i "Compagni" di Lotta Continua trascina il disegno 3D per vederlo, poi fai zoom Qui ho disegnato il palazzo Musati com'era anni 70 in 3D - fail click sulla foto sotto e aspetta che si carica.
fai zoom e trascina. Usa questo Codice QR via la camera del tuo cellulare per copiare l'indirizzo di questa pagina per poi aprirla nel tuo cellulare o condividere senza dover scrivere l'indirizzo.
Use this QR code via your mobile phone to copy the address of this page and then open it in your mobile phone or share it without having to write the address. |
Qui, per chi fosse interessato, i giorni turbolenti di Ascoli Piceno ed alcune foto di me in quegl'anni
Il bar Leonida davanti casa in via Fabriano 25 dove ebbero inizio molte situazioni e storie. Qui ho ricreato la foto come sarebbe sembrato in quegl'anni
|
..in quegl'anni... premete play per lo slide-show
Corsa con partenza da viale Guglielmo Marconi Ascoli Piceno (Marche) fino al pianoro di Colle San Marco 1976, visto dal primo tornante dopo l'istituto D'Arte Licini.
La costruzione dello Stadio Del Duca anni 70
|
..e giocavamo il videogioco tennis
Ascoli Piceno anni '70 raccontata in 60 secondi
|
L'Ascoli celebra la promozione in serie A -1974
(video raro). Riconoscete qualcuno? Ascoli Serie A 1974 minuto per minuto
|
campo Del Duca
per ingrandire ancora di più - tasto destro sulla foto e scegliere "aprire in altra finestra o linguetta "
|
Nella foto a destra tramite l'uso di frecce colorate fotografo quegl'anni...
La Littorina - freccia blu Qui vivevano i gemelli con cui andai a scuola Giancarlo e Gianfranco - freccia gialla Il Carburo abbandonato dove giocavo insieme ad amici con i carrelli ecc - freccia verde Il campetto dove giocavamo ogni tanto - freccia rossa |
ve la ricordate La Giacobba che lavorava alla bonifica .. ? che lavoro faceva vi sento dire ..? la puttana ..
La storia della Giacobba:
nota professionista il cui mestiere è il più antico del mondo che ha esercitato la sua professione per oltre cinquanta anni sempre con dedizione.
In Tribunale
Si narra che mentre stava allietando un signore un pò avanti con l'età, quest'ultimo passa a miglior vita.
Seguono denunce da parte dei parenti e la povera Giacobba si ritrova in Tribunale interrogata da un giudice poco clemente.
La malcapitata interrogata rilascia questa dichiarazione:
"Mentre ie me ne veniè isse se ne ié"
Arriva il momento del verdetto e viene decretato il pagamento di una considerevole somma e una settimana di cella.
La poveretta invoca clemenza al signor Giudice e dice:
"Ma signor giudice nen se petriè fa tutta cella?!
La storia della Giacobba:
nota professionista il cui mestiere è il più antico del mondo che ha esercitato la sua professione per oltre cinquanta anni sempre con dedizione.
In Tribunale
Si narra che mentre stava allietando un signore un pò avanti con l'età, quest'ultimo passa a miglior vita.
Seguono denunce da parte dei parenti e la povera Giacobba si ritrova in Tribunale interrogata da un giudice poco clemente.
La malcapitata interrogata rilascia questa dichiarazione:
"Mentre ie me ne veniè isse se ne ié"
Arriva il momento del verdetto e viene decretato il pagamento di una considerevole somma e una settimana di cella.
La poveretta invoca clemenza al signor Giudice e dice:
"Ma signor giudice nen se petriè fa tutta cella?!
Come era il mio Moto Morini Corsarino zz - 48cc anno '73-'75
per ingrandire ancora di più, tasto destro del mouse sull'immagine e dal menu scegliere "apri in un altra finestra"
per ingrandire ancora di più, tasto destro del mouse sull'immagine e dal menu scegliere "apri in un altra finestra"
Vi ricordate il "calcinculo - giostra volante".. vincevi un giro gratis se prendevi il fiocco...vincevo quasi sempre! Nicoletta Orsomando la presentatrice che guardavamo prima della chiusura dei programmi
la spiaggia di San Benedetto del Tronto 1972
|
Questo video che ho fatto vi riporterà indietro nel tempo dalla prospettiva di un giovane e la libertà che si provava nel ricevere il tuo primo motorino !
L'allenatore Ascolano di Mennea Carlo Vittori:
"Lo vidi correre la prima volta qui (Ascoli Piceno)" Parla il suo allenatore storico che con belle parole ricorda il suo vecchio 'pupillo' scomparso in una clinica romana all'età di 61 anni. "Di Pietro ho un ricordo lungo una vita, che non posso dimenticare" ... "Le doti che gli riconosco sono l'impegno e la testardaggine" In TV anni 60 70
|
Questo è colle Zazzì dove giocavamo e dove Fazzini trovò (con una stecca a forma di fionda per cercare l'acqua..si credeva..) un teschio di una donna che teneva un bimbo risalente a circa 700 anni prima.
Fai start-animation per vedere come ci si arrivava
Fai start-animation per vedere come ci si arrivava
qui il Calypso dove andavo negli anni 60-70
trascina la cartina sotto o clicca la freccia per vedere il davanti della spiaggia
trascina la cartina sotto o clicca la freccia per vedere il davanti della spiaggia
Questo era il percorso che prendeva papà per andare al Mare a San Benedetto del Tronto anni 60 70, fai start-animation per vedere il tragitto animato.
Andavamo anche a Villa Rosa Martinsicuro, fai srart-animation per vedere il viaggio. Se sparisce l'omino trascina di poco la cartina piu bassa.
COSTO DELLA VITA IN ITALIA 1975:
Stipendio operaio circa £154.000 al mese. - Costo giornale £ 150 - Biglietto del Tram £ 100 - Tazzina Caffè £ 120 - Pane £ 450 al kg, Latte £ 260 - Vino al litro £ 350 - Pasta al kg £. 480 - Riso al kg £ 420 - Carne di Manzo al kg. £ 4500 - Zucchero al kg £ 430 - Benzina £ 305 nel 1970 costava 160 £-litro.- 1 grammo di Oro costa £ 5440 Il tasso d'inflazione: 19,2. Un dollaro raggiungerà alla fine dell'anno le 720 lire, tanto da far chiudere i cambi il 20 gennaio del '76, ma serve a poco, il 17 marzo raggiunge le 880 lire. MORO é costretto a chiedere aiuto a BERLINGUER per varare una politica di austerità indolore. Qui facevo il bagno..anni 60-70 |
COSTO DELLA VITA IN ITALIA 1970:
ABITANTI NEL MONDO 3.698.000.000 IN ITALIA 53.745.000 (dal 1950 incremento + 6.500.000) Attivi il 34,8%, di cui in Agricoltura il 17,2%, Industria 44,4%, Servizi il 38,4% Il prodotto lordo: nell'Agricoltura il 7,6 % Industria 39,7 %, Terziario 39,8 %, Amministrazione pubblica 12.9 % Lavorano 18.703.000 (34,8 %) - non attivi 35.041.000 (65,2 %) COSTO DELLA VITA Stipendio operaio circa 120.000. Costo giornale £ 70 Biglietto del Tram £ 70 - Tazzina Caffè £ 70 - Pane £ 230 - Latte £ 150 - Vino £ 200 - Pasta £. 280 - Riso £ 270 - Carne di Manzo £ 2100 - Zucchero al kg £ 245 - Benzina £ 160 - 1 grammo di Oro £ 1022 Le AUTO in Italia da 1.000.000 nel 1958 passano a 11.000.000. LE INDUSTRIE: sono 670.000, con media 9,1 addetti TELEFONI: 2.000.000 nel '56 sono ora 6.500.000 TELEVISORI da 2.000.000 nel 1958 a 10.300.000 LA CARNE BOVINA pro capite kg 9,9 nel 1958, kg 25,2 nel 1970 UNIVERSITA' 19.700 iscritti nel 1950, 617.000 quest'anno Boom economico anni 60
|
Crisi del petrolio 1973 - italia e le domeniche a piedi, ricordate..?
- Dustin Hoffman nel Film "Alfredo Alfredo 1972" - clicca la foto sotto per vedere il Film intero.
Clicca la foto sotto per vedere il Film intero poi chiudi la richiesta di fare sign-in (cliccando No thanks ) e continua a guardare
ora clicca l'immagine del video per far sparire la striscia bianca che appare quando muovi il mouse o appena fai play o aspetta qualche secondo che sparisce da se.
|
quanti bei ricordi...le discese e le risalite..il Monte Piselli...che bella pista...me la facevo tutta.. e i giri in motorino..
spot per le Marche fatto da Dustin Hoffman |
Chi non ricorda L'Esorcista il film culto del 1973 e l'ambulanza che aspettava fuori dal cinema giusto in caso ...
Clicca la foto nel riquadro sotto per vedere il Film intero poi chiudi la richiesta di fare sign-in (cliccando No thanks ) e continua a guardare
ora clicca l'immagine del video per far sparire la striscia bianca che appare quando muovi il mouse o appena fai play o aspetta qualche secondo che sparisce da se.
Clicca la foto nel riquadro sotto per vedere il Film intero poi chiudi la richiesta di fare sign-in (cliccando No thanks ) e continua a guardare
ora clicca l'immagine del video per far sparire la striscia bianca che appare quando muovi il mouse o appena fai play o aspetta qualche secondo che sparisce da se.
Sentite cosa è successo dopo 40 anni dall'uscita del film Qui - Qui la casa dove fu filmato l'Esorcista o da qui, Qui la scalinata o da qui sulla scalinata.
L'esorcista diventerà una Serie TV
Chi non ricorda il Film culto Profondo Rosso del 1975
Clicca la foto nel riquadro sotto per vedere il Film intero poi chiudi la richiesta di fare sign-in (cliccando No thanks ) e continua a guardare
ora clicca l'immagine del video per far sparire la striscia bianca che appare quando muovi il mouse o appena fai play o aspetta qualche secondo che sparisce da se.
L'esorcista diventerà una Serie TV
Chi non ricorda il Film culto Profondo Rosso del 1975
Clicca la foto nel riquadro sotto per vedere il Film intero poi chiudi la richiesta di fare sign-in (cliccando No thanks ) e continua a guardare
ora clicca l'immagine del video per far sparire la striscia bianca che appare quando muovi il mouse o appena fai play o aspetta qualche secondo che sparisce da se.
.. le scuole che frequentavamo
Istituto D'Arte Licini..Sara (fai start-animation)
(ingrandisci) clicca labels per levare i nomi delle vie |
Scuola Media Erasmo Mari [anni 70]..io
(ingrandisci) clicca labels per levare i nomi delle vie Liceo Scientifico Statale Antonio Orsini.. Alfredo
(ingrandisci) clicca labels per levare i nomi delle vie |
Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi..io
(ingrandisci) clicca labels per levare i nomi delle vie |
La gita scolastica con la scuola di papà era veramente da non perdere...andai a Roma a San Pietro, a Villa d'Este e alle catacombe 1973 . Fai una piccola escursione dei giardini cliccando start e se vuoi metti a pieno schermo street-view in alto a sinistra - vedi qui le catacombe, San Pietro Roma, Villa d'Este e la cartina sotto.
fai click con il mouse sulle zone evidenziate e o indicatori per info e trascina cartina e fare zoom con il + - o rotella (Ascoli Piceno) |
fai play qui per un piccolo viaggio (automatico) verso dove era la piscina, puoi mettere a pieno schermo fare pausa e trascinare la mappa per vederla una volta arrivatoci.
..ecco com'era la piscina di ACQUASANTA TERME quando ci portava papà anni 60 70, l'acqua solfurea era calda..
questa era la bella musica Italiana dei giovani di quegli anni ..clicca play
|
questa era la musica inglese che correva.. alcune dagli 80..clicca play
|
Rivivi la musica Italiana anni 60 - 70 |
puoi sentire anche da qui
|
una delle piu note canzoni del 1970 - Let it be cantata da Paul McCartney qui l'iconica - Honky tonk women cantata dai ROLLING STONES 1969
|
..qui l'iconica - Mind Games del 1973 cantata da John Lennon
bei ricordi di lei con questa canzone.. e qui l'iconica - Angie cantata dai THE ROLLING STONES 1973
|
MUSICA anni '70
"DA PIAZZA FONTANA IN POI - Il '69, in Italia, non è l'anno di Woodstock, bensì di Piazza Fontana, nella quale - il 12 dicembre - non risuonano le note delle chitarre, ma il fragore di un ordigno che toglierà la vita a dodici persone, esplodendo al centro della Banca Nazionale dell'Agricoltura.
E' l'inizio di quella che viene chiamata "strategia della tensione", consistente nel far accadere qualcosa di grosso ogni qualvolta si avverta nell'aria un tentativo di cambiare. Non é questa la sede per un'analisi politica di quei tempi, che tuttora faticano ad abbandonare le discussioni degli italiani. Quel che conta, ai fini della nostra storia, è di vedere come e quanto quei tempi abbiano influenzato i contenuti della canzone popolare. La risposta - per certi versi ovvia - è: totalmente. In particolare, dal '69 al '76, l'attenzione dei cantautori è catalizzata dallo scenario politico, in particolare modo dall'avanzata della sinistra e in particolare del PCI, che arriva a sfiorare, proprio nel '76, una storica vittoria elettorale.
E' l'inizio di quella che viene chiamata "strategia della tensione", consistente nel far accadere qualcosa di grosso ogni qualvolta si avverta nell'aria un tentativo di cambiare. Non é questa la sede per un'analisi politica di quei tempi, che tuttora faticano ad abbandonare le discussioni degli italiani. Quel che conta, ai fini della nostra storia, è di vedere come e quanto quei tempi abbiano influenzato i contenuti della canzone popolare. La risposta - per certi versi ovvia - è: totalmente. In particolare, dal '69 al '76, l'attenzione dei cantautori è catalizzata dallo scenario politico, in particolare modo dall'avanzata della sinistra e in particolare del PCI, che arriva a sfiorare, proprio nel '76, una storica vittoria elettorale.
Lo slogan dei giovani di quegli anni è "uniti contro la DC", vista come il partito di dinosauri, di burocrati e di burattinai. Ma nonostante l'entusiasmo del Paese (che lo espresse con la moderatezza) nella difesa della libertà contro il terrorismo nero o rosso (caratterizzato dall'uso
delle bombe) e le minacce di golpe, il Partito Comunista non riuscirà mai a sorpassare la Democrazia Cristiana, sorretta - nel 1976 - da una "maggioranza silenziosa" analoga a quella che, otto anni prima, permise a Charles De Gaulle di rimanere all'Eliseo contro tutte le previsioni. La canzone, per tutto il periodo, respira quest'aria, se ne nutre. I giovani, in questi anni, abbandonano l'ambito istituzionale della musica leggera e si riversano negli spazi aperti ai giovani dalla Sinistra. In quest'ambiente nasce la nuova canzone, definita "impegnata" poiché tratta problemi del quotidiano, di condizione operaia, di libertà dell'individuo. Queste voci sono quelle di GUCCINI, DE GREGORI, VENDITTI, BENNATO, ma anche - su toni più leggeri e meno politici - DALLA, CONTE, DE ANDRÉ. Nel '72, la Contestazione fa il suo ingresso nella Hit Parade, con la canzone "Piazza del popolo" di CLAUDIO BAGLIONI, storia d'amore vissuta in una manifestazione studentesca dispersa dalla polizia. Una delle poche canzoni a sfondo politico di Baglioni, reo di cantare l'amore e quindi di estraniarsi dal contesto sociale di allora, degno d'attenzione, secondo i più. Salvo poi, gli stessi denigratori, nell'intimità della propria cameretta, tuffarsi nell'ascolto di CLAUDIO nazionale o quel LUCIO BATTISTI che davvero si può considerarsi l'interprete della colonna sonora degli anni '70. BATTISTI, AMORE E DISIMPEGNO. - Affiancato dal paroliere più efficace della storia della canzone italiana - GIULIO RAPETTI più noto col nome di MOGOL - Battisti canterà meglio di chiunque altro le emozioni d'amore di questa generazione, che almeno da un certo punto di vista non si differenzia dalle precedenti. Ma il rifiuto di toccare temi politici lo porterà ad essere etichettato a vita come "il cantante della destra". In quest'opera, contributo fondamentale è dato anche da quei ragazzi che, non volendo partecipare all'euforia collettiva del tempo, ascoltano Battisti al posto di Guccini. |
La mitica Mia Martini durante la registrazione dello special 'Che vuoi che sia.... se t'ho aspettato tanto' 1976 Sotto la foto potete sentire l'intervista di Dario Baldan Bembo che scrisse la musica per la canzone di Mia Martini Piccolo Uomo, il testo fu scritto da Bruno Lauzi La casa dove fu trovata senza vita Mimì in via Liguria 2 Varese La notizia e le indagini sulla sua morte qui audio credits: La-zanzara
|
cantautori italiani anni 70 il televisore sopra è il MIVAR COLOR T2S del 1973 ed italiano
|
Ciò, tuttavia, non costerà in termini economici al nostro, che in quegli anni vende più di tutti, al punto da decidere, nel 1982, un definitivo ritiro dalle scene per dedicarsi alla propria vita privata, sfornando un disco ogni tanto. Amor di precisione obbliga ad affermare che, terminato burrascosamente - alla fine degli anni '70 - il sodalizio con Mogol, Battisti produce dischi molto impegnati, ai limiti dell'ermetismo, che non gli porterà quei consensi che si era giustamente guadagnato sul campo in precedenza. Poi sarà stato l'effetto del mancato sorpasso elettorale, sarà stato l'eccessivo clima di tensione vissuto durante i primi anni del decennio, fatto sta che la Sinistra si sfalda.
La Contestazione, però non accenna a diminuire, anzi, per certi versi si acuisce. Il 1977 vede nascere, infatti, una generazione di contestatori che non digerisce la sconfitta di quelli del sessantotto. Eppure, questi loro predecessori hanno ottenuto notevoli vittorie. Tra le tante, segnaliamo quella che più riguarda il campo musicale: la nascita delle radio libere. La radiofonia e quindi la trasmissione musicale fino al '76 sta nelle mani della Rai. Ma il 10 marzo del 1975, nell'etere accade qualcosa di nuovo: cominciano le trasmissioni di Radio Milano Internazionale, fondata da tre ventenni. |
LA RABBIA DEL 1977 - E' un vero segnale di libertà: dalle frequenze, infatti, sgorga tutta quella musica che non riusciva a trovare spazio sulle frequenze Rai. In particolare, proprio a Radio Milano oltre le altre che, a ruota libera, seguiranno la sua strada; rappresenteranno il vero megafono di quella musica che si svilupperà intorno alla protesta dal '77.
Una protesta violenta, estrema. I giovani sfilano in corteo con le tre dita alzate a mimare il simbolo della P38, inseparabile compagna di quegli anni: chiedono "tutto e subito", come faceva CIM. Morirono alla fine degli anni Sessanta. Ma se Jim, poi, vi rinunciò per una vita da artista dannato, i nostri non hanno alcun'intenzione di mollare.
Il 17 febbraio arrivano a contestare anche un capo storico della sinistra proletaria di quegli anni: Luciano Lama, segretario della CGIL. Questi, durante un comizio a Roma, è bombardato da bulloni e altri oggetti, lanciati da esponenti delle frange estreme del movimento.
Lo sbandamento, tra i giovani, è forte. FRANCESCO GUCCINI, che pochi anni prima cantava il trionfo della giustizia proletaria ("La locomotiva"), sembra lontano anni luce. Si diffonde un sentimento di delusione mista a rabbia. I cantautori rifiutano la violenza espressa dai giovani di allora: CLAUDIO LOLLI, forse il miglior interprete del 1977, canta "disoccupate le strade dai sogni", svergognando chi sognava "l'immaginazione al potere" (slogan tra i più in voga durante il '68).
La musica cerca altre vie: c'è la sperimentazione degli Area e della PFM, la provocazione gay di IVAN CATTANEO e RENATO ZERO, la voglia di fare solo musica con Ivan Graziani. L'impegno che caratterizzava, nei primi anni '70, DE GREGORI, VENDITTI, BENNATO, sembra scomparso. Se prima era un must, per il cantautore, essere considerato colto - tanto che fioccavano tra di loro molti iscritti all'università e laureati (Guccini in Magistero, Bennato in Architettura, Roberto Vecchioni in Lettere) - adesso si ritorna al cantautore come semplice poeta, o al massimo come sperimentatore. Il tempo dei sogni, insomma, sembra davvero finito.
L'ORA DELL'ULTIMO VALZER - La deflagrazione finale si ebbe nel 1978, con il sequestro Moro. I cinquantacinque giorni di prigionia dell'allora Presidente del Consiglio segnarono il periodo più difficile in l'Italia di tutto il dopoguerra. Le Brigate Rosse, con il loro "attacco al cuore dello Stato", cercavano di impedire la normalizzazione del PCI, che doveva avvenire con l'ingresso del partito al governo. Il Paese, dinanzi al più gran pericolo di sovversione mai corso prima, si compatta, politicamente e socialmente.
La protesta, insomma, è andata oltre ogni limite, e coloro che negli anni precedenti l'hanno incarnata al meglio - i cantautori - non possono ora condividere la follia di chi ha compiuto quel gesto. La musica, quindi, ritorna lentamente nel suo alveo, faticando però a riconquistare quella qualità che l'aveva contraddistinta durante la prima Contestazione.
I primi anni Ottanta saranno caratterizzati da un vuoto musicale italiano che spianerà la strada all'invasione del pop inglese e americano. Forse l'unico che partorì in quegli anni un capolavoro assoluto è De Gregori, con la bellissima "Donna cannone". Ma le note inglesi e a stelle e strisce c'invaderanno. A proposito di America, là, nel '78, c'è ancora qualcosa di negativo, perciò valse la pena di combattere: in quell'anno, infatti, si verificò l'incidente nucleare di Three Miles Island, che portò alla ribalta il problema legato a quella nuova forma di energia.
In segno di protesta, un gruppo di cantanti americani organizza un concerto a New York, conosciuto con il nome di "No Nukes". Vero mattatore della serata è BRUCE SPRINGSTEEN, nuovo idolo rock americano, considerato - non a torto - l'erede dello scettro di Elvis e di Dylan.
Springsteen cantava la vita di provincia già nel '75, quando da noi imperversa la protesta studentesca e operaia. Egli sa che in America, invece, l'unica voglia, è di raggiungere quel sogno americano che coincide con la realizzazione di una vita migliore sul piano personale.
E il pubblico lo incensa catturato anche dalle sue performance live di quattro ore. La protesta per il nucleare, però, è l'ultimo focolaio di vita della generazione dei "capelloni" americani. E quando alla fine del '78 Martin Scorsese gira il film "The Last Waltz", cronaca dell'ultimo concerto di The Band, il gruppo di Dylan, si capisce che quel tempo è definitivamente tramontato. Sul palco, in quell'occasione, sfilano Neil Diamond, Eric Clapton, un Ringo Starr brizzolato che suscita una valanga di ricordi legati a quei favolosi quattro i quali, a colpi di chitarra, cominciarono a cambiare il mondo. E legati a tutti coloro che -nel bene e nel male - li seguirono.
Una protesta violenta, estrema. I giovani sfilano in corteo con le tre dita alzate a mimare il simbolo della P38, inseparabile compagna di quegli anni: chiedono "tutto e subito", come faceva CIM. Morirono alla fine degli anni Sessanta. Ma se Jim, poi, vi rinunciò per una vita da artista dannato, i nostri non hanno alcun'intenzione di mollare.
Il 17 febbraio arrivano a contestare anche un capo storico della sinistra proletaria di quegli anni: Luciano Lama, segretario della CGIL. Questi, durante un comizio a Roma, è bombardato da bulloni e altri oggetti, lanciati da esponenti delle frange estreme del movimento.
Lo sbandamento, tra i giovani, è forte. FRANCESCO GUCCINI, che pochi anni prima cantava il trionfo della giustizia proletaria ("La locomotiva"), sembra lontano anni luce. Si diffonde un sentimento di delusione mista a rabbia. I cantautori rifiutano la violenza espressa dai giovani di allora: CLAUDIO LOLLI, forse il miglior interprete del 1977, canta "disoccupate le strade dai sogni", svergognando chi sognava "l'immaginazione al potere" (slogan tra i più in voga durante il '68).
La musica cerca altre vie: c'è la sperimentazione degli Area e della PFM, la provocazione gay di IVAN CATTANEO e RENATO ZERO, la voglia di fare solo musica con Ivan Graziani. L'impegno che caratterizzava, nei primi anni '70, DE GREGORI, VENDITTI, BENNATO, sembra scomparso. Se prima era un must, per il cantautore, essere considerato colto - tanto che fioccavano tra di loro molti iscritti all'università e laureati (Guccini in Magistero, Bennato in Architettura, Roberto Vecchioni in Lettere) - adesso si ritorna al cantautore come semplice poeta, o al massimo come sperimentatore. Il tempo dei sogni, insomma, sembra davvero finito.
L'ORA DELL'ULTIMO VALZER - La deflagrazione finale si ebbe nel 1978, con il sequestro Moro. I cinquantacinque giorni di prigionia dell'allora Presidente del Consiglio segnarono il periodo più difficile in l'Italia di tutto il dopoguerra. Le Brigate Rosse, con il loro "attacco al cuore dello Stato", cercavano di impedire la normalizzazione del PCI, che doveva avvenire con l'ingresso del partito al governo. Il Paese, dinanzi al più gran pericolo di sovversione mai corso prima, si compatta, politicamente e socialmente.
La protesta, insomma, è andata oltre ogni limite, e coloro che negli anni precedenti l'hanno incarnata al meglio - i cantautori - non possono ora condividere la follia di chi ha compiuto quel gesto. La musica, quindi, ritorna lentamente nel suo alveo, faticando però a riconquistare quella qualità che l'aveva contraddistinta durante la prima Contestazione.
I primi anni Ottanta saranno caratterizzati da un vuoto musicale italiano che spianerà la strada all'invasione del pop inglese e americano. Forse l'unico che partorì in quegli anni un capolavoro assoluto è De Gregori, con la bellissima "Donna cannone". Ma le note inglesi e a stelle e strisce c'invaderanno. A proposito di America, là, nel '78, c'è ancora qualcosa di negativo, perciò valse la pena di combattere: in quell'anno, infatti, si verificò l'incidente nucleare di Three Miles Island, che portò alla ribalta il problema legato a quella nuova forma di energia.
In segno di protesta, un gruppo di cantanti americani organizza un concerto a New York, conosciuto con il nome di "No Nukes". Vero mattatore della serata è BRUCE SPRINGSTEEN, nuovo idolo rock americano, considerato - non a torto - l'erede dello scettro di Elvis e di Dylan.
Springsteen cantava la vita di provincia già nel '75, quando da noi imperversa la protesta studentesca e operaia. Egli sa che in America, invece, l'unica voglia, è di raggiungere quel sogno americano che coincide con la realizzazione di una vita migliore sul piano personale.
E il pubblico lo incensa catturato anche dalle sue performance live di quattro ore. La protesta per il nucleare, però, è l'ultimo focolaio di vita della generazione dei "capelloni" americani. E quando alla fine del '78 Martin Scorsese gira il film "The Last Waltz", cronaca dell'ultimo concerto di The Band, il gruppo di Dylan, si capisce che quel tempo è definitivamente tramontato. Sul palco, in quell'occasione, sfilano Neil Diamond, Eric Clapton, un Ringo Starr brizzolato che suscita una valanga di ricordi legati a quei favolosi quattro i quali, a colpi di chitarra, cominciarono a cambiare il mondo. E legati a tutti coloro che -nel bene e nel male - li seguirono.