Auto automobili da corsa anni 70 Ascoli Piceno, abarth Porsche pininfarina Zagato
Correvano gli anni '70 ..
Sotto le auto e pubblicità tutte originali ! per ingrandire di più: tasto destro sulla foto poi scegliere 'apri in un'altra finestra' In primo piano la corsa da Viale Guglielmo Marconi a Colle San Marco Ascoli Piceno 1970 - 1972 |
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Bellissimo video della 15° coppa Paolino Teodori 1976 Ascoli-colle San Marco (primo tornante) poco dopo l'Istituto d'Arte Licini
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La curva del video di sinistra - trascinare l'immagine a destra o sinistra per vedere interamente il tornante del video accanto.
La corsa partiva dalla stazione e passava davanti la Chiesa che fa angolo con via Napoli e davanti il Liceo Licini che era a due sensi, dopo via 3 Ottobre il percorso è corretto, fai Start animation per vedere l'animazione. Se sparisce l'omino sulla cartina piu bassa ..trascina la cartina.
Storia delle Auto da Corsa
I prototipi sono divenuti la classe regina delle competizioni a ruote coperte a partire dagli anni sessanta, quando hanno cominciato a sostituire al vertice le automobili sportive derivate dalla grande serie. Fino ad allora le più famose competizioni per vetture a ruote coperte, quali il Campionato del mondo per Vetture Sport e la 24 Ore di Le Mans che ne faceva parte, erano terreno di caccia per le Gran Turismo elaborate e le Vetture Sport: queste ultime erano automobili ad elevate prestazioni che devono comunque comprendere tutti gli equipaggiamenti normalmente previsti e legalmente richiesti per la circolazione sulle strade pubbliche; le Sport erano dotate obbligatoriamente di luci, silenziatore di scarico, ruota di scorta e bagagliaio, ma venivano concepite fin dall'inizio pensando a un loro impiego nelle competizioni a scapito del comfort e della praticità quotidiana. La definizione di Prototipo era spesso conferita a quelle GT e Sport talmente modificate da non poter essere considerate quali facenti parte di una costruzione in serie. A volte erano costrette a iscriversi tra i prototipi le vetture sportive realizzate in un numero di esemplari talmente limitato da non raggiungere il minimo previsto dai regolamenti della Commissione Sportiva Internazionale della FIA per essere definite come "prodotte in serie" oppure fino a quando non avessero raggiunto tale requisito. Dopo la discesa in campo della Ford, che ingaggiò una feroce rivalità con la Ferrari non badando a spese pur di raggiungere la vittoria in queste gare, e la successiva "escalation" delle prestazioni, la Federazione decise di bandire i prototipi più veloci. Nel 1968, ponendo per queste vetture il limite di cilindrata di 3 litri, l'obiettivo fu parzialmente raggiunto, ma la definizione di un requisito di produzione per le Vetture Sport 5 litri dimezzato da 50 a 25 esemplari fece sì che Porsche e Ferrari dessero fondo alle loro finanze per realizzare una serie di 25 "prototipi" con cui sfidarsi per la vittoria assoluta. Negli anni seguenti, fino al 1971, queste Sport in serie limitata dominarono il campo, tanto che la Federazione decise di fondere le categorie Sport e Prototipi a partire dal 1972, rimuovendo il minimo di produzione e imponendo limiti su peso minimo e cilindrata massima che riducessero le prestazioni.
Nel corso degli ultimi anni, spesso i prototipi sono stati rallentati nelle prestazioni mediante l'attuazione di regolamenti più restrittivi, mentre sovente le GT hanno beneficiato di maggiori libertà, perciò in più occasioni si è potuto assistere anche a sfide fra le 2 categorie.
Attualmente, i principali campionati endurance a livello mondiale utilizzano due tipi di vetture: i prototipi, che godono di maggiore flessibilità nella progettazione e le GT derivate dalla serie con maggiori vincoli da rispettare; ogni serie disciplina a sua discrezione l'aspetto dei prototipi che possono risultare quindi anche molto diversi, nonostante ciò sono accomunate dal fatto che i prototipi per regolamento raggiungono prestazioni nettamente superiori alle GT.
I prototipi sono divenuti la classe regina delle competizioni a ruote coperte a partire dagli anni sessanta, quando hanno cominciato a sostituire al vertice le automobili sportive derivate dalla grande serie. Fino ad allora le più famose competizioni per vetture a ruote coperte, quali il Campionato del mondo per Vetture Sport e la 24 Ore di Le Mans che ne faceva parte, erano terreno di caccia per le Gran Turismo elaborate e le Vetture Sport: queste ultime erano automobili ad elevate prestazioni che devono comunque comprendere tutti gli equipaggiamenti normalmente previsti e legalmente richiesti per la circolazione sulle strade pubbliche; le Sport erano dotate obbligatoriamente di luci, silenziatore di scarico, ruota di scorta e bagagliaio, ma venivano concepite fin dall'inizio pensando a un loro impiego nelle competizioni a scapito del comfort e della praticità quotidiana. La definizione di Prototipo era spesso conferita a quelle GT e Sport talmente modificate da non poter essere considerate quali facenti parte di una costruzione in serie. A volte erano costrette a iscriversi tra i prototipi le vetture sportive realizzate in un numero di esemplari talmente limitato da non raggiungere il minimo previsto dai regolamenti della Commissione Sportiva Internazionale della FIA per essere definite come "prodotte in serie" oppure fino a quando non avessero raggiunto tale requisito. Dopo la discesa in campo della Ford, che ingaggiò una feroce rivalità con la Ferrari non badando a spese pur di raggiungere la vittoria in queste gare, e la successiva "escalation" delle prestazioni, la Federazione decise di bandire i prototipi più veloci. Nel 1968, ponendo per queste vetture il limite di cilindrata di 3 litri, l'obiettivo fu parzialmente raggiunto, ma la definizione di un requisito di produzione per le Vetture Sport 5 litri dimezzato da 50 a 25 esemplari fece sì che Porsche e Ferrari dessero fondo alle loro finanze per realizzare una serie di 25 "prototipi" con cui sfidarsi per la vittoria assoluta. Negli anni seguenti, fino al 1971, queste Sport in serie limitata dominarono il campo, tanto che la Federazione decise di fondere le categorie Sport e Prototipi a partire dal 1972, rimuovendo il minimo di produzione e imponendo limiti su peso minimo e cilindrata massima che riducessero le prestazioni.
Nel corso degli ultimi anni, spesso i prototipi sono stati rallentati nelle prestazioni mediante l'attuazione di regolamenti più restrittivi, mentre sovente le GT hanno beneficiato di maggiori libertà, perciò in più occasioni si è potuto assistere anche a sfide fra le 2 categorie.
Attualmente, i principali campionati endurance a livello mondiale utilizzano due tipi di vetture: i prototipi, che godono di maggiore flessibilità nella progettazione e le GT derivate dalla serie con maggiori vincoli da rispettare; ogni serie disciplina a sua discrezione l'aspetto dei prototipi che possono risultare quindi anche molto diversi, nonostante ciò sono accomunate dal fatto che i prototipi per regolamento raggiungono prestazioni nettamente superiori alle GT.
La prima generazione -Special Touring Cars- 1966-1969 Nel 1966 la FIA introdusse una nuova categorizzazione per le automobili da competizione, includendovi una categoria per vetture turismo fortemente modificate. Il regolamento permetteva di apportare modifiche più estese di quelle permesse dai regolamenti per le Vetture Turismo di Gruppo 1 e di Gruppo 2. Il regolamento del Gruppo 5 fu adottato per il BTCC dal 1966 e per il Campionato Europeo Turismo dal 1968. La categoria "Special Touring Cars" fu interrotta dopo la stagione 1969. |
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La seconda generazione -Sports Cars- 1970-1971
Per la stagione 1970, la FIA ridefinì il Gruppo 5 riservandolo alle Vetture Sport precedentemente incluse nel Gruppo 4. Il numero minimo di esemplari prodotti rimase a 25 così come il limite di 5 litri alla cilindrata che caratterizzava il vecchio Gruppo 4. Le Vetture Sport parteciparono al Campionato Internazionale Marche organizzato dalla FIA nel 1969 (nel Gruppo 4), 1970 e 1971 (nel Gruppo 5), a fianco degli Sport-prototipi del Gruppo 6. Durante il 1970 la FIA decise di rimpiazzare la categoria delle Vetture Sport Gruppo 5, al momento ancora vigente, alla fine della stagione agonistica 1971, senza rinnovare la validità del regolamento oltre il termine prestabilito. Nel 1970 notizia del cambio regolamentare fu un fulmine a ciel sereno: a questo punto le grosse e potenti Porsche 917 e Ferrari 512S non avrebbero più avuto un futuro agonistico. A sorpresa, la Ferrari reagì sospendendo ogni attività di sviluppo e supporto alla 512 per poter concentrare tutti i suoi sforzi per preparare la stagione 1972 con un prototipo spinto da un motore di 3 litri, la Ferrari 312PB. Molte 512 furono ancora portate in pista dai team privati e la maggior parte di esse furono convertite alla specifica "M". Questo repentino cambio di regolamenti ebbe l'effetto di far crollare la popolarità di questa specialità, che non si riprese fino al decennio successivo, con l'arrivo delle vetture del Gruppo C, che subirono la stessa sorte quando nel 1993 furono penalizzate a vantaggio degli sport-prototipi dotati di motori 3.5 litri "aspirati" di derivazione Formula 1. Un "ricorso" storico. |
La terza generazione -Sports Cars- 1972-1975 Per la stagione 1972 la FIA classificò come Gruppo 5 quello che era conosciuto fino ad allora come Sport Prototipi di Gruppo 6 (Group 6 Prototype Sports Cars). A questo punto le vetture di Gruppo 5 avevano la cilindrata limitata a 3 litri, il peso minimo elevato a 650 kg e fu rimosso il numero minimo di esemplari da produrre, il tutto allo scopo di farne la classe regina delle competizioni del Campionato mondiale Marche dal 1972 al 1975. L'innalzamento del peso minimo regolamentare fece sì che le semplificate, agili e leggerissime - sebbene meno potenti - Porsche 908 (la cui ultima versione, impiegata dalla squadra ufficiale nel biennio 1970-1971 e denominata 908/03, era stata alleggerita fino a scendere ad un peso di soli 500kg perdessero molta della loro competitività rispetto alle più complesse, pesanti e potenti Matra, Ferrari e Alfa Romeo, dovendo installare oltre un quintale di zavorra per poterlo rispettare. |
Tipi di sport prototipi Qui di seguito sono elencati alcuni tra i più importanti tipi di vetture sport e prototipi utilizzati nelle competizioni automobilistiche nel corso degli anni e disciplinati da diverse federazioni od organi:
- Gruppo 4: concepito dalla FIA per le Sport e utilizzato nel Campionato del Mondo Sport Prototipi e serie nazionali nel periodo 1969-1972.
- Gruppo 5: concepito dalla FIA per le Sport e utilizzato nel Campionato del Mondo Sport Prototipi e serie nazionali negli settanta. A partire dal 1972 in esso conversero le Sporte i Prototipi, dando vita al neologismo Sport Prototipo.
- Gruppo 6: concepito dalla FIA per i prototipi e utilizzato a intervalli nel Campionato del Mondo Sport Prototipi e serie nazionali negli anni sessanta, settanta e ottanta.